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La guerra, la paura e la sofferenza aprono la porta con violenza e da lì entra prepotente il destino, un vento impetuoso che assale il piccolo Angelo di notte e lo strappa dal suo letto per trascinarlo nelle strade buie della città di Avezzano, bombardata dagli aerei. C'è un treno ad aspettarlo: l'importante è che lo porti lontano, il più lontano possibile. Al termine del viaggio finalmente c'è la quiete, il sole splende alto. Ad accoglierlo ci sono la pace e la serenità di una piccola casa in cima a un paesino, Nocera Umbra. Qui gli occhi di quel bambino, che intanto si fa uomo, conoscono giorno dopo giorno l'essenza vera che impasta la realtà umana, intinta di bontà e di cattiveria; come malvagi appaiono gli uomini nudi, privi della maschera di un mondo normale che tutto travisa. E lì la mente e l'animo maturano e si arricchiscono di sentimenti e ideologie che resteranno salde nel tempo, durante tutto il percorso di una lunga vita. Radici e resistenza si avviluppano in questa biografia profonda e sincera, dove il personale si fa tutto e viceversa, lasciando sempre vedere una possibilità: quella di proseguire nel cammino verso un mondo migliore.